Una diagnosi complessa
L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che nel mondo i casi di demenza oggi siano 50 milioni, circa 10 milioni in Europa.
In Italia, secondo le stime dell’Istituto Superiore di Sanità, circa 1 milione di persone soffre di demenza e circa 900mila di una condizione definita Deficit Cognitivo Isolato.
La demenza è una condizione generale che descrive una vasta gamma di sintomi associati al declino della memoria o di altre abilità del pensare, abbastanza grave da ridurre la capacità di una persona di svolgere le attività quotidiane. Dopo il morbo di Alzheimer, che rappresenta il 60-80% dei casi, la demenza vascolare, che si verifica dopo un ictus (infarto cerebrale) o più piccoli ictus ripetuti, è il secondo tipo più comune di demenza.
Il principale fattore di rischio è l’invecchiamento, ma tutte le condizioni che aumentano il rischio cardiovascolare possono contribuire alla comparsa del problema.
Per dire che una persona sia affetta da demenza, almeno due delle seguenti funzioni mentali principali devono essere compromesse in modo significativo: la memoria, la comunicazione e il linguaggio, la capacità di concentrarsi e di prestare attenzione, il ragionamento e il giudizio, la percezione visiva.
Le persone affette da demenza possono avere problemi con la memoria a breve termine (es. sapere dove si trovano borse o portafogli), a pagare le bollette, pianificare e preparare i pasti, ricordare gli appuntamenti o viaggiare in zone non vicine a casa. Molte forme di demenza sono progressive.
Il trattamento dipende dalle cause. Nel caso di forme più avanzate, non c’è una cura che arresti la progressione, ma alcuni farmaci possono migliorare temporaneamente i sintomi.
La demenza si può prevenire, soprattutto con una regolare attività fisica commisurata all’età e con un’alimentazione corretta, basata sulla dieta mediterranea: cereali integrali, frutta e verdura, legumi, pesce, olio extravergine di oliva, noci, poca carne rossa e lavorata.