Un’infiammazione cronica delle vie aree
Tosse cronica, senso di apnea, insufficienza cardiaca. Sono solo alcuni tra i principali sintomi della broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), un’infiammazione permanente del tessuto polmonare che a lungo termine può modificare l’anatomia dei bronchi limitando così le capacità respiratorie.
La Bpco è caratterizzata da un’ostruzione irreversibile delle vie aeree, nella maggioranza dei casi è anche progressiva.
Non ci sono oggi terapie definitive per questa patologia, ma se ne possono controllare i sintomi, quando è ancora a uno stadio iniziale, per evitare complicazioni che possono rivelarsi pericolose. Tra i principali fattori di rischio della Bpco ci sono le cattive abitudini, in cima alla lista quella delle sigarette.
La malattia può essere diagnosticata con una semplice spirometria, un esame che misura sia il volume sia la dinamica dell’aria movimentata nei polmoni.
È classificata in quattro stadi in base alla compromissione delle capacità respiratorie:
- In una prima fase la Bpco può presentarsi sotto forma di tosse cronica e produzione di espettorato anche se i valori della funzionalità respiratoria registrati dalla spirometria rientrano nella norma.
- Al secondo gradino la malattia presenta una forma lieve con una limitata riduzione delle funzioni polmonari.
- Nelle fasi più avanzate si manifesta con dispnea in caso di sforzo e insufficienza respiratoria o cardiaca.
L’enfisema polmonare
Una delle forme più insidiose di Bpco è l’enfisema polmonare, una patologia che colpisce i bronchioli e gli alveoli simili a piccole sacche sottili aggrappate alle estremità delle ramificazioni dei bronchi.
La principale causa è l’esposizione reiterata al fumo di sigaretta (sia attivo sia passivo) o a sostanze chimiche irritanti e tossiche.
L’enfisema non è ancora una malattia guaribile, ma una terapia adeguata può rallentarne il decorso con trattamenti anche farmacologici.