In aumento, ma sempre più curabili
Sono raddoppiati negli ultimi 10 anni in Italia soprattutto i melanomi, i più letali tumori cutanei, secondo i dati della Società Italiana di Dermatologia e Venereologia (SIDeMaST): colpiscono circa 15-20 persone su 100mila l’anno e, anche se sono la forma tumorale più frequente tra i giovani, sono molto comuni anche tra gli anziani. I basaliomi, più frequenti e meno aggressivi, interessano soprattutto gli ultra 65enni (100 su 100mila). Sono tutti anziani i pazienti colpiti da carcinoma squamocellulare invasivo (30-40 su 100mila). Infine, il 30% degli ultra 50enni ha cheratosi attiniche, precursori del carcinoma squamocellulare. Tuttavia anche dai tumori più aggressivi, se scoperti in fase iniziale con una normale visita dermatologica, si guarisce. I tumori cutanei sono in aumento perché cresce la percentuale di anziani nella popolazione, persone che sono state giovani negli anni ’50 e ’60 quando ancora non si parlava di fotoprotezione. SIDeMaST segnala infatti che la prima prevenzione è proteggersi dai raggi solari, evitando di esporsi nelle ore più calde (dalle 11 alle 16) e usando creme solari con fattori di protezione 30 o 50+. I fototipi I e II con pelle, occhi e capelli chiari sono più a rischio di sviluppare, con il tempo, un tumore cutaneo, soprattutto un melanoma. Negli uomini la frequente calvizie espone ai raggi solari anche la cute della testa: indispensabile il cappello. Conta anche la familiarità (parenti di primo grado che lo abbiano avuto), un pregresso melanoma, avere molti nei, le scottature/gli eritemi solari nell’infanzia e nell’adolescenza, l’uso di lampade abbronzanti.I sintomi spia
- come Asimmetria: la macchia è asimmetrica.
- come Bordi: irregolari e frastagliati.
- come Colore: si è modificato nel tempo o vi sono più colori insieme.
- come Dimensione: diametro maggiore di 6 millimetri.
- come Evoluzione: si modifica in fretta cambiando forma, spessore, colore, dimensioni o si avverte prurito, bruciore, dolore.