Più diffuso tra i 60 e i 75 anni
I tumori dell’intestino, l’organo che assorbe le sostanze nutritive assunte con il cibo, nascono soprattutto nel grosso intestino (colon e retto) dalla proliferazione incontrollata delle cellule della mucosa che riveste internamente la parete intestinale. Secondo le stime 2020 dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), il tumore del colonretto rappresenta il 10% di tutti i tumori diagnosticati nel mondo, terzo per incidenza dopo il cancro del seno e quello del polmone. È più diffuso tra i 60 e i 75 anni, con poche distinzioni fra uomini e donne. L’ultimo rapporto “I Numeri del Cancro in Italia 2021” registra oltre 43.700 nuovi casi all’anno (circa 1.500 in Liguria). Le cause dipendono soprattutto dagli stili di vita. Fattori di rischio sono il consumo eccessivo di carni rosse, salumi e insaccati, farine raffinate e zuccheri, alcol, il sovrappeso e la ridotta attività fisica, il fumo. Fattori di protezione e di prevenzione sono il consumo di frutta e verdura, carboidrati non raffinati (cereali integrali), vitamina D e calcio. In misura minore la malattia dipende dalla familiarità. Altre condizioni di rischio sono la malattia di Crohn e la rettocolite ulcerosa. La maggior parte dei tumori del colonretto deriva dalla trasformazione in senso maligno di polipi (piccole escrescenze benigne). In Italia c’è un programma di screening nazionale gratuito per la diagnosi precoce del tumore del colon-retto in uomini e donne tra i 50 e i 70 anni, con un test ogni 2 anni che si effettua su un campione di feci raccolto a domicilio (senza bisogno di dieta di preparazione) e consegnato nei centri dedicati. Il test è in grado di verificare la presenza nelle feci anche di piccolissime quantità di sangue non visibili a occhio nudo che possono essere indice della malattia.I sintomi spia
- Perdita di sangue nelle feci.
- Anemia.
- Stanchezza e mancanza di appetito.
- Perdita di peso.
- Stipsi ostinata, alternata a diarrea.