I tumori del sistema nervoso centrale possono essere di vario tipo, sia per aspetto, sia per sede di insorgenza (encefalo, midollo allungato e cervelletto), caratteristiche biologiche e cliniche, prognosi. Nel 2020 in Italia sono state stimate circa 6.100 nuove diagnosi e per i tumori maligni, più frequenti negli uomini che nelle donne, la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è ancora piuttosto bassa: 24% per gli uomini e 27% per le donne (dati “I Numeri del Cancro in Italia 2021”). Il più frequente tumore maligno del sistema nervoso centrale è il glioblastoma (3-4 casi su 100mila abitanti per anno). Insorge in media attorno ai 65 anni ed è molto aggressivo: la sopravvivenza è mediamente di circa 15 mesi e meno del 5% dei pazienti sopravvive a 5 anni dalla diagnosi. Purtroppo non si può fare una diagnosi precoce di queste malattie, che quasi sempre sono individuate solo dopo la comparsa di sintomi perché mancano ancora test efficaci a livello di popolazione. Tra i fattori di rischio, la scienza riconosce l’esposizione a radiazioni gamma e X che l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro definisce agenti cancerogeni del Gruppo 1 (per i quali vi è sufficiente evidenza di effetto carcinogeno nell’uomo). Alcune sindromi genetiche, come la neurofibromatosi e la sindrome di Li- Fraumeni, sono associate a un maggiore sviluppo di questi tumori ed è stata osservata anche una certa familiarità non associata a sindromi genetiche note. Ancora discusso dalla scienza è invece il ruolo dell’esposizione a campi elettromagnetici, inclusi quelli dei telefoni cellulari. Nel dubbio e nell’attesa di studi che diano conferme, l’American Cancer Society suggerisce di limitare l’uso dei cellulari e di utilizzare gli auricolari.
I sintomi spia del glioblastoma
- Nausea, vomito e forte mal di testa soprattutto al mattino.
- Debolezza.
- Alterazioni sensoriali di viso, braccio o gamba.
- Difficoltà di equilibrio.
- Problemi neurocognitivi e/o della memoria.