Cosa fare subito dopo una caduta, a piedi o sul bus, o un incidente d’auto. Soccorso ad altri e autosoccorso
I traumi causati da incidenti stradali (circa 430 feriti ogni giorno in Italia, secondo Istat/ACI) e le cadute per la strada, in autobus, a casa possono causare diverse lesioni. Se si tratta di un trauma leggero, applicare il ghiaccio è importante per limitare il gonfiore. In caso di ferita e sanguinamento lieve, medicare. Negli altri casi, chiamare il numero di emergenza unico europeo, il 112. Nel caso in cui si riconoscano deformità degli arti e se il dolore è forte potrebbe esserci il rischio di una frattura. In generale, prima di far alzare o muovere una persona aspettare che sia in grado di farlo da sola: eventualmente, va assistita nel movimento, ma non forzata. Nel dubbio, non toccarla per non rischiare di peggiorare la situazione e attendere gli aiuti. Sbadigli, torpore, intontimento, vertigine, respiro irregolare possono essere segnali spia di un trauma cranico: in questo caso, la vittima di infortunio deve essere sottoposta a un accertamento medico. Se si assiste l’infortunato, la prima cosa da fare è valutare, attraverso domande mirate, il suo stato di coscienza e lucidità, in modo da riferirlo ai soccorritori. Sapere se la persona ricorda dati come l’accaduto, il suo nome, dove si trova sono informazioni che aiutano a capire se la caduta è dovuta a un incidente o se sia conseguenza di un problema neurologico. È importante tenere vigile l’infortunato continuando a parlargli, ma senza scuoterlo. I soccorritori già al telefono suggeriscono al paziente, o a chi lo assiste, che cosa fare in attesa del loro arrivo.