Come riconoscerlo
La persona colpita da infarto di solito avverte sintomi come il dolore toracico, alle spalle, alla schiena o al collo o un senso di oppressione al petto/allo stomaco. Spesso accusa difficoltà respiratorie, nausea, pallore e sudorazione fredda. Se si sospetta che una persona abbia avuto un infarto, allertare subito il 112 e, intanto, farla sedere, evitandole sforzi. Se il danno al tessuto del cuore è molto esteso, l’infarto può portare ad arresto cardiaco che, secondo i dati dell’European Resuscitation Council (ERC), è la terza causa di morte in Europa. Ecco la sequenza di rianimazione cardio-polmonare secondo le linee guida dell’ERC:
- Controllare se la vittima risponde. Se non lo fa, metterla in posizione supina. Mettere una mano sulla fronte e la punta delle dita dell’altra mano sotto il mento e sollevarlo.
- Guardare, ascoltare e sentire se respira: se fa respiri sporadici, lenti o rumorosi, o se non respira, allertare il 112. Selezionare il vivavoce del cellulare.
- Inginocchiarsi al lato della vittima. Mettere il calcagno di una mano al centro del torace e sovrapporre l’altra, incrociando le dita. In posizione verticale, e con le braccia tese, comprimere il torace a una profondità di almeno 5-6 cm, a una frequenza di 100-120 al minuto.
- Alternare 30 compressioni a 2 ventilazioni: se non si è in grado di eseguire le ventilazioni, effettuare le compressioni senza interruzioni fino all’arrivo dei soccorsi, oppure finché la vittima riprende a respirare normalmente o si è esausti.