Quasi 1 italiano su 3 non dorme abbastanza, 1 su 7 ha una qualità insoddisfacente del proprio sonno, aumentano i disturbi del sonno e sono più frequenti tra gli anziani e i soggetti con un livello socioeconomico inferiore. Sono i risultati di uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità con Università Bocconi, Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri e Istituto Doxa. Il Covid-19 ha peggiorato la situazione al punto che, secondo una ricerca coordinata dall’Università di Parma, i disturbi del sonno emersi nelle fasi stressanti della pandemia, una volta comparsi, potrebbero diventare cronici. Sono oltre novanta i disturbi del sonno secondo la classificazione scientifica internazionale (International Classification of Sleep Disorders). I più comuni sono l’insonnia, i disturbi respiratori come le apnee notturne (arresto del passaggio dell’aria nelle vie aeree superiori per almeno 10 secondi durante il sonno), spesso associate a ipertensione con aumento del rischio cardiovascolare. Diffusi anche l’eccessiva sonnolenza diurna, le aritmie cardiache, il sonnambulismo, la sindrome delle “gambe senza riposo” e il bruxismo (digrignamento dei denti). Ci sono poi i disturbi del ritmo circadiano, dovuti soprattutto alle alterazioni del ritmo sonno-veglia in chi si espone troppo alla luce artificiale. Secondo diversi studi, per gli adulti dormire meno di 6 ore – e meno di 5-6 ore per gli ultra 65enni – è collegato a una maggiore incidenza di malattie cardiovascolari, neurodegenerative (Alzheimer, Parkinson), disordini autoimmuni.
7 consigli per riposare bene
- Pasti non troppo abbondanti, a orari regolari (cena entro le 19).
- Niente caffè dopo le 15 o alcolici alla sera (frammentano il sonno).
- Eventuale riposino pomeridiano non superiore a 30 minuti.
- Esercizio fisico regolare, ma non alla sera.
- No a tablet, smartphone, computer alla sera.
- Niente TV alla sera in camera da letto.
- Stanza da letto fresca alla temperatura di 17-18 °C.
(fonte: World Association of Sleep Medicine)