Con l’età cambia anche la pelle
Le malattie della pelle interessano circa il 25% della popolazione italiana e sono in aumento soprattutto tra gli anziani (dati della Società Italiana di Dermatologia e Venereologia). La pelle è infatti l’organo più esteso, esposto ad agenti irritanti, allergizzanti, infettivi e cancerogeni. Con l’avanzare dell’età, si modifica e invecchia, sia per ragioni fisiologiche intrinseche (trattiene meno acqua, si assottiglia e fa minore barriera, si riducono le fibre di collagene e il tessuto adiposo sottocutaneo, i capillari diventano più fragili, è più esposta a infezioni perché calano le difese immunitarie), sia per effetto dell’esposizione ai raggi solari (fotoinvecchiamento). Secondo uno studio statunitense, il 40% degli anziani tra 65 e 74 anni soffre di problemi di pelle che necessitano di consulto medico. I più frequenti sono gli eczemi, la cute secca, il prurito, le infezioni batteriche e micotiche, le ulcere vascolari. La forma di eczema più comune è quello asteatosico soprattutto su braccia e gambe, con cute molto secca e squamosa, piccole ragadi. Può causare prurito, specie di notte. Il prurito, in generale, è molto frequente nell’anziano: può essere dovuto ad allergie, per esempio a farmaci (spesso antibiotici e antidepressivi), oppure a secchezza cutanea, o ancora a malattie come il diabete, le insufficienze renali ed epatiche, i linfomi cutanei, le infezioni da funghi (micosi) o da batteri. I diabetici sono più soggetti alle infezioni micotiche, soprattutto da Candida albicans. Tra i batteri, il maggiore responsabile di infezioni della cute è Staphylococcus aureus. Le ulcere cutanee vascolari insorgono per traumi anche modesti (la pelle dell’anziano si lesiona facilmente) che innescano una perdita di tessuto, oppure per tumori epiteliali, malattie vascolari, malattie autoimmuni. La detersione per limitare le infezioni, l’attività fisica per prevenire i problemi vascolari e l’uso di creme emollienti sono buoni strumenti di prevenzione dei disturbi dermatologici.